presenta Una foresta di scimmie - Marsilio editore.
Dopo il successo del primo giallo Se la rosa non avesse il suo nome (20.000 copie),Andrea Pennacchi torna con una nuova indagineper William Shakespeare.
Will un ebreo non l’ha mai visto, in Inghilterra sono spauracchi per bambini, avvelenatori di pozzi cristiani, nasi mostruosi e barboni rossi, ma quando si è trovato a conoscere Shylock e Tubal del Ghetto di Venezia, li ha trovati umani in tutto e per tutto, persino simpatici, almeno uno di loro. Certo, il fatto che abbiano iniziato a blaterare di «una libbra di carne» poco prima che Antonio giacesse a terra privo del cuore non aiuta molto a fargli cambiare idea. Se fino a oggi ci siamo domandati da dove nascesse la storia di Shylock, del prestito a Bassanio, del pagamento della libbra di carne richiesta ad Antonio – in caso di mancata restituzione –, se insomma, com’è ovvio e lecito da secoli, non sapevamo come, dove e quando Shakespeare abbia scritto Il mercante di Venezia, be’, oggi possiamo conoscere tutto, perché Andrea Pennacchi ci porta con Will e la sua banda di compari, come aveva già fatto con Giulietta e Romeo in Se la rosa non avesse il suo nome, alle radici della letteratura, della fantasia e del thriller di William Shakespeare. Perché Pennacchi non racconta solo con la testa, ma con tutto il corpo: proprio come il Bardo, è drammaturgo e attore.
Andrea Pennacchi (Padova, 1969) è attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore. Oltre a Se la rosa non avesse il suo nome (2024)e Unaforesta di scimmie, i gialli pubblicati da Marsilio con protagonista William Shakespeare, ha all’attivo diversi libri, tutti pubblicati da People.
ph. credit Sonia De Boni

