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Savina CONFALONI e Giò ALAJMO

dom 18/01/26 11:00 - 12:00

presentano Parlami di musica - Media Books. 

 

I settant’anni del rock’n’roll si celebrano con i giornalisti Savina Confaloni e Giò Alajmo in un originale libro “Vampirock, parlami di musica (Un viaggio nella musica da Elvis ai Maneskin)” in cui Savina, nota firma della Gazzetta Motori e del Corriere della Sera, ha raccolto in una lunga e articolata intervista ricordi, aneddoti privati, incontri e concerti di uno dei più noti giornalisti musicali italiani, Giò Alajmo, che ha aggiunto alle parole anche un’ampia selezione delle foto scattate in mille occasioni e in mille modi diversi lungo la sua carriera all’inseguimento dei grandi della musica. La lunga conversazione fra due coetanei, il rock’n’roll e Giò Alajmo, è ricostruita da Savina Confaloni in quasi 50 capitoli alcuni molto articolati, altri brevissimi, che non sono “un altro libro sulla storia del rock”, ma il percorso di un cronista in giro per il mondo che svela curiosi retroscena e fatti dimenticati. Partendo dagli incontri con Chuck Berry a Udine e Muddy Waters al primo Pistoia Blues, il percorso svela le cause del disastroso concerto dei Led Zeppelin a Milano e la storia dei Pink Floyd a Venezia, le ubriacature con Bono da Pavarotti e l’incontro tra Mick Jagger e Claudia Schiffer in mezzo alla laguna veneta, e i segreti del suono dei Rolling Stones secondo il loro mentore Alexis Korner. 

 

Leggendo e scorrendo le pagine si ricordano gli anni della prima tv nel dopoguerra quando a scuola si ascoltavano Mina e Modugno, e poi la Venezia di Patty Pravo, delle Orme e del primo blues, ma anche quella di Paul McCartney in piazza San Marco e dei Vanilla Fudge al Lido. Si trovano risposte a domande che a nessuno verrebbe in mente di fare: cosa c’entra Claudio Villa col premio della critica? E Sting con l’attentato alle torri gemelle? Che ci faceva quella ragazza nell’albergo di Eric Clapton a Milano? Perché Frank Zappa suonò un intero concerto solo per lui? Cosa accadde alla vigilia del concerto di The Wall a Berlino? Cosa avrebbe pensato Fabrizio De André del premio Nobel a Bob Dylan? E il sitarista indiano Ravi Shankar dei “convertiti” McLaughlin e Santana? Perché Keith Richards conosce il brindisi italiano “Alla faccia di chi ci vuole male”? Che rapporto c’era fra Venezia e la musica elettronica dei Kraftwerk? E cosa ha fatto Vasco Rossi col cappello di Alajmo? E perché
Zucchero voleva mollare tutto? Chi fu rapito da Morgan a Milano? Chi stava per uccidere Luca Barbarossa durante una partita di calcio? E Dalla, Guccini, Baglioni? E Capossela con una vipera in bottiglia? E la prima volta a Sanremo di Giorgia e poi di Elisa? E l’esordio di Springsteen in Italia? E cosa c’entra con il rock la musica classica, Dalla, Donaggio, il Festivalbar con i Solisti Veneti di Claudio Scimone? E Battiato, la Pfm, i “vampiri del rock” Kiss e Alice Cooper, e ancora e ancora e ancora? E alla fine, che dire dei Maneskin, un fenomeno esploso all’improvviso, forse l’unico italiano ad aver avuto tanta risonanza, ma che ha innamorati e detrattori come solo l’epoca dei social può creare?
E poi le foto, tante, centinaia: un percorso parallelo di concerti visti e documentati, e un po' tutto quello che alla fine risulta essere un libretto di appunti, un piccolo promemoria di cose curiose e un viaggio nella passione e nella curiosità, la stessa che parte da Elvis e che in qualche modo finisce con i Maneskin in un nuovo millennio, una voce due chitarre un batterista e tanta passione e voglia di divertirsi. E questo è solo un assaggio di un libro che non ti accompagna fra le mille anime della musica, te le fa vivere con gli occhi di chi ci è passato attraverso, decennio dopo decennio per raccontarle.

 

Giò Alajmo è un giornalista professionista. Dal 1975 al 2015 ha lavorato come cronista, critico musicale, inviato e per circa 30 anni vicecaposervizio cultura e spettacoli nel più diffuso quotidiano del Nordest, Il Gazzettino. In pensione dal luglio 2015 per raggiunti limiti di anzianità di servizio, ha curato due libri di storia della musica pop, scritto due lavori di teatro musicale, realizzato qualche migliaio di interviste e recensioni alla quasi totalità dei principali artisti della scena rock mondiale. Ideatore nel 1983 del premio della critica al festival di Sanremo, poi intitolato a Mia Martini, è iscritto alla Siae come autore e compositore di musica leggera e autore teatrale. Ha collaborato con testate specializzate quali Ciao 2001, Il Blues, oltre a RadioUnoRai e radio private sin dal 1976. Fra i libri scritti, da citare la recente biografia del bluesman veneziano Guido Toffoletti, pubblicata nel 2019 da Media Books, numerose collaborazioni a libri di altri (vedi il recente “Springsteen 50”) ed è stato anche citato in diverse tesi di laurea.

 

Savina Confaloni è giornalista, conduttrice e autrice televisiva. Laureata in lingue col massimo dei voti all'Università di Ca' Foscari e diplomata al conservatorio in pianoforte. Punto di riferimento in Italia e all'estero nel settore automotive, scrive per il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, e alterna da sempre la passione per la musica con quella per i motori. E' stata inviata di Matrix, programma di approfondimento di Canale 5, e volto di Sky per dieci stagioni, con la conduzione di programmi televisivi sui canali tematici Nuvolari e Marcopolo. Nel 2021 le è stato conferito il riconoscimento di 'Personaggio dell'anno' nella Giornata Mondiale del Motorismo Storico 

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