presenta Come me nessuno mai - SEM. Ne parla con Fulvio Luna Romero
Felice Maniero è stato uno dei personaggi più enigmatici e controversi della storia criminale italiana. Conosciuto come Faccia d’Angelo e leader indiscusso della Mala del Brenta, ha attraversato gli anni Ottanta e Novanta lasciando dietro di sé un segno indelebile. Le sue imprese, dalle clamorose rapine al Banco Ambrosiano Veneto all’assalto all’hotel Des Bains fino al colpo all’aeroporto di Tessera, lo resero un boss imprendibile, circondato da timore e leggenda. Per oltre vent’anni Maniero ha governato un impero criminale che si estendeva dal Veneto al Friuli, controllando traffici di droga, armi e gioco d’azzardo. Carismatico, freddo e strategico, era la mente di una delle organizzazioni più potenti dell’epoca. Poi tutto cambia: arriva l’arresto, l’evasione, un altro arresto e, ancora, un’altra evasione.
Fino a quando, catturato per l’ennesima volta, decide di collaborare con la giustizia, rivoluzionando il destino della Mala. Oggi di Faccia d’Angelo resta un’ombra: un uomo segnato, isolato, divorato dai rancori e dalle perdite. È così che lo incontra Maurizio Dianese, uno dei più autorevoli cronisti del Nordest, che ricostruisce non solo il mito criminale ma anche il lato più fragile e umano di Maniero: le fratture familiari, la povertà, la solitudine, il dolore per la figlia scomparsa.
“Come me nessuno mai” è il ritratto di un uomo che ha incarnato, nel bene e nel male, un intero pezzo di storia italiana: un viaggio dentro le luci e le ombre di chi ha vissuto mille vite e oggi ne paga il prezzo.
Maurizio Dianese ha scritto Il bandito Felice Maniero (1995), la prima inchiesta sulla “mafia del Brenta”. Oltre a La strage. Piazza Fontana. Verità e memoria (1999), Petrolkiller (2002) e La strage degli innocenti. Perché Piazza Fontana è senza colpevoli, pubblicati per Feltrinelli con Francesco Bettin, è autore dei romanzi Nel nido delle gazze ladre. Il romanzo della mala veneziana (2017), Doppio gioco criminale. La vera storia del bandito Felice Maniero (2018) e Profondo Nordest (2019).

