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Enrico Maria MILIC

mer 21/06/23 18:30 - 19:30

presenta La locanda ai margini d’Europa – Bottega errante editore. Presenta Giampiero Rorato. A seguire su prenotazione aperitivo con assaggi

È la biografia di affetti dei Devetak, una famiglia di osti di campagna, sloveni d’Italia.


Tra la saggezza degli antenati e gli sconvolgimenti di un secolo e mezzo, riescono ancora oggi a vivere nella stessa casa e di quello in cui credono.
La storia d’amore di Avguštin e Gabriella è di chi non molla, mentre dagli anni ‘90 le osterie di paese chiudono una dopo l’altra. Come marito e moglie, oste e cuoca, riescono a intrecciare nazionalità spesso contrapposte in una terra dai confini aspri e duri. Custodiscono gli aromi e l’accoglienza del passato, diventando un richiamo per molti tra cui i Presidenti di Italia e Slovenia che, nel 2016, hanno celebrato proprio lì il pranzo della riconciliazione. La famiglia Devetak è inserita nella resistenza sentimentale di un popolo che torna dopo l’esilio forzato della Prima Guerra, ricostruisce la propria casa rasa al suolo, si adopera oltre il fascismo, le tragedie della Seconda Guerra, il razzismo e le crisi del nostro tempo.

Enrico Maria Milic è uno storyteller, etnografo ed esperto in sviluppo partecipato. Vive a Trieste. I suoi interessi più importanti sono sulla narrazione e la formazione. È anche interessato nella cooperazione, l'evoluzione personale e l'ascolto profondo.

Ho scritto questo libro come triestino di madrelingua italiana, sradicato dalle campagne dei miei antenati sloveni. Ma per scrivere, per capire quello sradicamento e di cosa c’era prima di esso, avevo bisogno di una chiamata.
A gennaio 2020 ho iniziato ad ascoltare gli emozionanti racconti di una famiglia carsolina, popolo di confine, l’altra faccia della medaglia dei triestini e dei goriziani. Con centinaia di ore di interviste, di studio e tastiera, ho raccontato le vicende della famiglia Devetak, dell’omonima Lokanda a San Michele, nel contesto della storia del Carso, delle campagne sperdute d’Europa, degli sloveni d’Italia, del valore del cibo, della convivialità e dell’accoglienza.
Ne è diventato un romanzo biografico, che evoca le antiche generazioni di questa famiglia slovena. Evoca le calde voci della sua osteria paesana che sembra riprodursi intoccata fino agli anni ’70, malgrado la miseria della Grossa Pietraia del Carso, la distruzione della prima guerra sui paesi del fronte, malgrado le violenze dei fascisti e le atrocità della seconda guerra, malgrado il razzismo nei confronti della minoranza slovena d’Italia. È la storia di Avguštin, che a quattordici anni saluta la scuola e pian piano diventa l’oste di riferimento. È la storia di Gabriella, originaria dell’unico paese di lingua italiana del Carso, che da ragazzina vede «solo lui», malgrado Avguštin non se la fili, malgrado sia destinata a diventare la cuoca di quella casa. Negli anni ’70 si conoscono, proprio quando vanno in crisi le vecchie osterie, luogo d'incontro di centomila comunità d'Europa.
Lo spirito del passato e le passioni di quella casa hanno dato forma al libro Locanda ai margini d'Europa.

 

Villorba
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